06/02/2014 - L’ALDO MORO PALUZZA PORTA TRE ATLETI ED UN TECNICO ALLE OLIMPIADI DI SOCHI 2014. FORSE UN PICCOLO RECORD?
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Paluzza, 6 febbraio 2014 

Giorgio Di Centa, Alessandro Pittin e Giacomo Matiz si apprestano a giocarsi le proprie chance olimpiche a SOCHI 2014 con l’orgoglio loro, delle loro famiglie e di chi li ha accompagnati in questo percorso di sport  che si chiama “Unione Sportiva ALDO MORO Paluzza”. Visto che TRE sembrava un numero non propizio, ecco che dal cappello viene estratto anche il nome di un’altra colonna dell’Aldo Moro, quel tecnico di grande valore che è Giancarlo Silverio.

 

Quante belle cose da raccontare su questo straordinario evento.

QUATTRO ragazzi, beh Giorgio e Giancarlo non lo sono più ma li accomuniamo sicuramente per lo spirito, che vivono tutti in un piccolo fazzoletto di terra tanto che non serve la macchina per raggiungere la casa dell’uno piuttosto che dell’altro (fa eccezione Giacomo ma son 5km che si possono fare anche a piedi) è una cosa incredibile, da raccontare a tutti, da condividere, da esaltare e, tanto forte, da far gioire.

Invece sembra tutto normale.

E’ normale che una Società Sportiva porti tre atleti alle Olimpiadi 2014 e che dal 1984 ad oggi abbia portato ad ogni Olimpiade almeno un atleta?

E’ plausibile che in Carnia e soprattutto nell’Alto But tre esponenti di spicco dello sport, in tre diverse discipline, siano chiamati a rappresentare un’Italia che, se porta in tutto 98 atleti, si serve dei borghi di Paluzza e Cercivento per oltre il 3% della forza totale?

 

Se i mass media di tiratura Nazionale fanno fatica a capire questi messaggi, possamo anche capire. Capiamo anche che nella nostra Regione, siamo abituati forse troppo bene con tutte le medaglie di Manuela, Gabriella, Giorgio, Alessandro e via dicendo.

Ma la gente comune della Carnia, gli amministratori locali, le strutture scolastiche, si sentono partecipi di tutto questo?

 

Purtroppo no. Passa tutto come normale. Ci sarebbe così tanto piaciuto un augurio dei Sindaci, un abbraccio della gente a questi nostri “emigranti dello sport”, esaltati lontano dalla Carnia dimenticati dalla gente del loro territorio.

 

Ma se invece pensiamo che sia una bella favola il loro percorso Olimpico, dobbiamo fare un estremo tentativo per stare vicino a loro.

Siamo ancora in tempo per fare di loro degli eroi, eroi per noi!

 

Giorgio è alla sua 5^ olimpiade; è l’atleta dello sci di fondo più anziano del gruppo di tutto il Mondo: “nol vul molaa”. La 5^ Olimpiade è un traguardo straordinario. E’ un traguardo che in pochi hanno raggiunto nella storia olimpica invernale. A questo appuntamento 2014 ci arriva un po’ malconcio per quella schiena che gli fa così tanto male. A Giorgio non chiediamogli medaglie, alla fine il suo lui l’ha già fatto a Torino 2006. Facciamogli solo l’augurio di star bene e poi lui saprà dare il meglio con grande forza e tenacia.

 

Alessandro è al top della carriera. Non è più il giovane con lo sguardo sperduto di Torino 2006 quando la Federazione Italiana Sport Invernali diceva: ma dove vuoi che vada quello lì, alle Olimpiadi a fare Combinata Nordica… ma che è sta Combinata??? Eppure grazie al suo talento puro ha conquistato una medaglia olimpica a Vancouver 2010 ed ha iniziato a vincere in Coppa del Mondo. Ma ha già anche assaggiato il sapore della polvere o meglio del ghiaccio in faccia. Due cadute importanti nelle scorse stagioni lo hanno quasi messo ko. Però Alessandro ha capito che anche quella componente, la caduta, è una cosa da mettere a bilancio, è un aspetto da affrontare e vincere.

A Sochi sarà da medaglia e lui non molla l’osso, Pitbul com’è.

 

Giacomo è al settimo cielo. Avete presente quando si sogna??? Lui ha sognato, ha fatto un percorso importante di scelta di vita, di dedizione, di andare anche un pò contro corrente praticando uno spoirt strano, il Freestyle specialità Mougles e alla fine il sogno è diventato realtà. Per lui il biglietto per Sochi è già una medaglia. E’ una straordinaria vittoria di un ragazzo che ha creduto in uno sport dimenticato da tutti (almeno in Italia….) ma che lui ha saputo far suo e trasmettere anche ad altri.

Ed ora sogniamo con lui. Avrà una ventina di secondi per farci sognare. Vada poi come vada è e sarà per sempre, una grande impresa.

 

Giancarlo alle Olimpiadi è uno skiman. Giorno e notte sugli sci di Giorgio e non solo. Sono molto belle anche le Olimpiadi di chi lavora nell’ombra. Sarà anche grazie a “Zenz” se le speranze di far bene di Giorgio potranno realizzarsi.

 

Manuela Di Centa… e sì c’è anche lei a Sochi. Questa volta non in veste di atleta ma di dirigente sportivo. Manuela è membro del C.I.O. (Comitato Olimpico Internazionale) Ente che rappresenta la massima espressione dello sport a livello mondiale. Sarà sicuramente impegnata nei protocolli di premiazione e…. chissà se ci porterà bene. A Torino 2006 non è andata proprio male: Manuela ha premiato Giorgio con l’oro olimpico.

 

Grazie ragazzi.

Portate in terra di Russia il nostro cuore.

Tutti i cuori della Carnia sportiva, di Paluzza e di Cercivento, delle tante e belle anime che vivono lo sport sotto la guida dell’Aldo Moro, sono con voi.

Siete i nostri eroi.   

 

Il Presidente

U.S. Aldo Moro

Andrea Di Centa

 

Di Centa Giorgio
Pittin Alessandro1
Matiz Giacomo con il pettorale dell\'Olimpiade Sochi 2014
Silverio Giancarlo con il gruppo degli skiman di Sochi 2014