Venone (UD), 12 novembre 2016

Tempo di premiazioni per l’Unione Sportiva Aldo Moro di Paluzza. La società carnica, nel corso di quest’anno, si è tolta ancora una volta moltissime soddisfazioni, centrando risultati di prestigio che hanno portato in alto il nome del Friuli Venezia Giulia, e della sua montagna, in Italia e nel mondo.

La serata di gala dell’Us Aldo Moro è andata in scena al ristorante “Caffe Vecchio” di Venzone, con il presidente Andrea Di Centa a fare gli onori di casa accompagnato dal consigliere Sergio Matiz e da oltre 50 associati. E poi, ecco premiati gli atleti dell’anno 2016 nelle varie discipline della corsa.

Questi, nel dettaglio, tutti i riconoscimenti assegnati. Tra i protagonisti più attesi c’era Tadei Pivk, formidabile atleta tarvisiano, vincitore della Coppa del Mondo di SkyRunning (comprese due vittorie di tappa a Canazei e Livigno ed un 2° posto in Cina), Campione Italiano SkyMarathon e vincitore delle Sky Italy Series 2016.

Premiati anche Cristiana Follador (maglia azzurra Fidal ai Campionati Mondiali Ultra in Portogallo dove si è classificata al 25° posto, medaglia d’argento ai Campionati Italiani Fidal disciplina Ultra Trail e vincitrice delle Ultra Italy Series, comprese le tappe dell’Ultra Trail del Mugello e del Trail Monte Soglio in Piemonte), Nicolò Francescatto (campione italiano Sky e bronzo ai Campionati italiani Vertical Fisky), Matteo Piller Hoffer (bronzo agli Italiani di Sky Marathon e 9° nel prestigioso trofeo Kima) e Michele Sulli, maglia azzurra Sky ai campionati Mondiali giovanili, cin due quinti posti nella Sky under 23, oltre che campione italiano Sky under 23.

Gli altri premi sono andati a Nicola D’Andrea, azzurro ai Mondiali giovanili, Daniela Morassi e Alex Danelutti (entrambi proclamati “atleti con ritrovata continuità”), Lucia Boschetti come esponente del settore femminile in maggior crescita nell’anno e, infine, Giuseppe Della Mea, atleta con maggiori prospettive di raggiungere alti livelli.

E la “famiglia” dell’Us Aldo Moro vuole conquistare in futuro ancora tante gioie.

Luciano Patat - FriuliSera e-paper