01/09/2010 - BECCA DI NONA SKYRACE ad AOSTA - ROMANIN e PIVK A CACCIA DELLA VITTORIA
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Domenica 5 settembre PIVK TADEI e PAOILA ROMANIN saranno in gara alla BECCA DI NONA SKYRACE.

 

Tadei. già Campione Italiano 2010, sarà in cerca di una vittoria prestigiosa.

Paola invece, in lotta per il titolo Italiano 2010 con Emanuela Brizio, tenterà di staccare il biglietto vincente.

 

Auguri ragazzi!!!

 

Percorso - sviluppo di 30 Km e un dislivello in salita di 2562 m.

La corsa ha come punto di partenza la Piazza Chanoux nel centro di Aosta. Il primo tratto risulta pianeggiante e collega la suddetta piazza al Ponte Suaz; da qui ci si inerpica lungo la vecchia e ripida strada per Charvensod costeggiando i numerosi vigneti. Giunti nei pressi del Capoluogo ci si dirige in direzione della Chiesa di Santa Colomba dove la strada asfaltata lascia spazio a una caratteristica mulattiera che, con numerosi tornanti, porta a lambire l'abitato di Bondinne.

Il tracciato prosegue poi in direzione della frazione di Champex, dove si attraversa la strada regionale, il che permette al numeroso pubblico di incoraggiare e applaudire gli atleti. La mulattiera inizialmente larga si fa sempre più stretta e prende le sembianze di un sentiero all'interno di un fitto bosco di conifere. In breve si raggiungono gli ampi pascoli di Charvensod che accompagnano gli atleti fino alle imponenti e spettacolari cascate di Ponteille che vengono superate in destra idrografica fino a giungere all'imbocco del conosciuto Vallone di Comboé. Le pendenze qui si fanno più dolci e permettono agli atleti di rifiatare un poco.

Dopo circa un chilometro, seguendo la traccia di un sentiero scavato dal bestiame nel periodo estivo, si svolta a sinistra seguendo un evidente e altrettanto ripido canalone che raccorda il suddetto vallone al sovrastante pianoro di Plan Valé.

Qui le verdi praterie lasciano spazio a diffuse coltri detritiche che rendono più difficile la corsa e più severo l'ambiente. Giunti al colle Carrè, sella posta tra le piramidi della Becca di Nona e del Monte Emilius, si svolta nuovamente a sinistra per compiere gli ultimi 150 metri di dislivello che conducono alla vetta.

Il primo tratto di discesa non segue l'itinerario di salita ed opta per il costone sud-occidentale della Becca di Nona che, in breve, porta al pianoro di Plan Valé. Da tale punto il tracciato di discesa ripercorre quello di salita fino al borgo storico di Charvensod, dove si prosegue diritti fino alla chiesa del capoluogo e poi si segue una strada carrozzabile che lo collega alle frazione alte di Félinaz.

Il traguardo è collocato all'interno del campo sportivo di Plan Félinaz.